Smantellata la più grande rete malware di sempre
Il Dipartimento di Giustizia degli USA , questo mercoledì, ha tratto in arresto Yunhe Wang, un individuo cinese di 35 anni. Wang è fortemente sospettato di essere la mente dietro una vasta botnet associata a frodi miliardarie, abuso di minori e minacce di bombe, tra le altre accuse.
Wang, noto anche con vari pseudonimi come Tom Long e Jack Wan, è stato arrestato il 24 maggio. È accusato di aver diffuso software dannosi utilizzando diversi servizi VPN emergenti, come “ProxyGate” e “MaskVpn”, e di aver inserito virus in file internet distribuiti attraverso reti peer-to-peer, comunemente note come torrent. L’arresto di Wang coincide con la conclusione di un’ampia operazione dell’Europol mirata alle botnet.
I software dannosi avrebbero infettato computer in quasi ogni nazione, trasformandoli in strumenti per nascondere l’identità dei criminali durante le loro attività illecite. I procuratori USA sostengono che tra i crimini commessi vi è il furto di miliardi di dollari di aiuti pandemici statunitensi, presumibilmente rubati da attori esteri che si fingevano cittadini americani senza lavoro.
La botnet 911 S5, secondo l’accusa, avrebbe fornito ai clienti di Wang un accesso continuo, permettendo loro di impersonare qualsiasi vittima del malware di Wang. Questo servizio proxy illegale, noto come “911 S5”, è attivo dal 2014.
La botnet 911 S5 ha infettato computer in quasi 200 paesi e ha facilitato una serie di crimini informatici, tra cui frodi finanziarie, furti di identità e sfruttamento di minori. Wang è stato sanzionato dal dipartimento del Tesoro americano, insieme ad altri due individui collegati a 911 S5.
Wang avrebbe ottenuto l’accesso a quasi 614mila indirizzi IP negli Stati Uniti e a più di 18 milioni nel resto del mondo, creando la sua botnet. I clienti di 911 S5 potevano filtrare gli IP in base alla posizione geografica per scegliere in quale area del mondo apparire.
Dei 150 server utilizzati per gestire la botnet, 76 erano affittati da fornitori di servizi con sede negli Stati Uniti. Più di mezzo milione di richieste fraudolente presentate ai programmi di aiuti per la pandemia negli Stati Uniti sarebbero riconducibili a 911 S5, con fondi sottratti per quasi 6 miliardi di dollari.
Wang ora deve rispondere di accuse di associazione a delinquere, frode informatica, associazione a delinquere finalizzata alla frode telematica e associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro, e rischia una pena massima di 65 anni di carcere.