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"Lavoratori sotto tiro: il 90% usa i laptop aziendali per attività personali, minacciando la sicurezza delle imprese"

Un’indagine recente di ESET ha rivelato che il 90% dei lavoratori utilizza i laptop aziendali per attività personali, mettendo a rischio la sicurezza delle aziende. Tra i comportamenti più pericolosi figurano la visita a siti per adulti, il gioco d’azzardo online e la navigazione nel dark web. Queste pratiche non solo violano le politiche aziendali, ma espongono i dati sensibili a potenziali attacchi informatici, specialmente in un contesto di lavoro ibrido e da remoto.

Lo studio sottolinea l'urgenza per le aziende di adottare misure di sicurezza più rigide, come limitare l'accesso a determinati siti e impedire l'installazione di software non autorizzati sui dispositivi aziendali. Particolarmente allarmante è il dato che il 63% degli intervistati accede settimanalmente al dark web utilizzando laptop aziendali, con un picco tra i giovani lavoratori, che spesso si connettono a reti Wi-Fi pubbliche non sicure.

Jake Moore, consulente di ESET, evidenzia che i dipendenti sono spesso considerati l'anello debole nella catena della sicurezza informatica. Tuttavia, piuttosto che incolpare i lavoratori, è essenziale investire in soluzioni che prevengano l'uso improprio dei dispositivi. Nonostante i rischi, molti dipendenti non comprendono la gravità della situazione: il 36% ritiene inappropriato che il datore di lavoro monitori le loro attività personali, mentre il 18% non ha installato software di sicurezza sui propri dispositivi aziendali.

Questo quadro dipinge un panorama preoccupante per le aziende, che devono affrontare sfide crescenti nella protezione dei propri dati in un'era sempre più digitale e remota.